Ho conosciuto Nunzio Zampella nell’autunno del 1978, volevo imparare da lui il mestiere di guarattellaro. Zampella considerava quest’arte morta col suo ultimo spettacolo fatto a Milano nel mese di settembre 1978 e non volle dirmi nulla sulle storie che rappresentava, nulla sulla tecnica e soprattutto non volle svelarmi il segreto della voce di Pulcinella.
A febbraio del 1979 andai a Milano, vidi il teatrino e i burattini che Nunzio aveva venduto a Roberto Leydi e da un video depositato presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi riuscii a capire come costruire la pivetta.
La notte in treno scrissi il testo del mio primo spettacolo. Dopo aver costruito tutti i burattini che mi servivano feci a Napoli la mia prima rappresentazione il 1° maggio del 1979. Senza aver mai provato prima riuscii a incantare un pubblico fatto soprattutto di amici. Ebbi in seguito svariate richieste di fare spettacolo e così divenni guarattellaro.
Solo nel mese di settembre 1979 riuscii a convincere Nunzio Zampella a riprendere a lavorare con me e trasmettermi così i canovacci della tradizione e divenire il mio maestro. Con lui ho continuato a fare spettacoli fino al 1985.